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Decarbonizzazione: agire oggi per beneficiarne domani

In questo primo approfondimento, partendo dai materiali del progetto Eni Scuola, affrontiamo la complessità della transizione energetica e il ruolo del gas naturale come combustibile ponte nel passaggio dalle fonti di energia non rinnovabili a favore di quelle pulite e rinnovabili. 

La decarbonizzazione è un processo indispensabile per la riduzione delle emissioni e il passaggio a fonti energetiche green.  

Ma cosa significa decarbonizzare? Significa letteralmente ridurre le emissioni di anidride carbonica, convertendo progressivamente l’intero sistema economico in chiave sostenibile. 

L’Unione Europea ha posto come obiettivo, entro il 2030, la riduzione delle emissioni del 40% rispetto ai livelli del 1990 in modo da poter raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050.  

L’accordo di Parigi, ratificato da 195 paesi, ha lo scopo di limitare l’aumento della temperatura globale di due gradi rispetto al livello preindustriale, grazie a una progressiva riduzione della quantità e del tipo di gas serra che emettiamo nell’atmosfera.   

Il settore che, oggi, incide maggiormente sull’aumento del gas serra è quello della produzione dell’energia, con più della metà delle emissioni globali, ed è per questo motivo che una progressiva decarbonizzazione del settore della produzione di energia è all’ordine del giorno.  

Il carbone è un combustibile fossile che si trova allo stato solido, costituito dai resti organici di piante vissute centinaia di milioni di anni fa: questi vegetali, sepolti dai sedimenti, si sono trasformati in carbone attraverso un lentissimo processo che grazie, al calore e alla pressione, li ha privati dell’acqua che contenevano.  

L’impiego del carbone è iniziato dalla metà del 1600 e con la rivoluzione industriale diventa la fonte energetica più importante alimentando sia il riscaldamento che le caldaie delle macchine a vapore. Oggi, il carbone, estratto dalle miniere e utilizzato per la produzione di energia elettrica, continua a fungere da fonte di energia non rinnovabile.  

Quali sono le alternative per attuare la decarbonizzazione? 

Una possibilità è quella di rinunciare a tutte le fonti fossili e all’energia prodotta da esse, ma così facendo dovremmo anche abbandonare tutta la tecnologia. Si potrebbe, allora, pensare di affidare tutto alle fonti rinnovabili, ma purtroppo la strada è ancora lunga e, ad oggi, siamo in grado di coprire meno del 20% del nostro fabbisogno energetico e l’80% di queste fonti rinnovabili è a bassa tecnologia.   

È, quindi, evidente che l’unica soluzione percorribile, al momento, è quella di trovare una fonte di energia che ci permetta di ridurre le emissioni senza ridurre drasticamente la produzione energetica, in attesa che scienza e tecnologia coprano progressivamente il gap tra l’obiettivo della decarbonizzazione e gli strumenti a nostra disposizione per raggiungerla. Questo combustibile ponte, già a nostra disposizione, è il gas naturale ovvero la fonte fossile con il minor impatto ambientale e, a parità di energia prodotta, con il minor apporto di CO₂ in atmosfera.   

La sfida alla decarbonizzazione, come si vede, è complessa. A lato dei Governi e del settore energetico, anche i singoli devono dare la loro parte. Ed è per questo che dobbiamo contribuire anche noi nel nostro piccolo compiendo ogni giorno scelte sostenibili al fine di raggiungere questi obiettivi: ad esempio utilizzando le scale anziché l’ascensore, regolando la temperatura in casa, chiudendo l’acqua quando ci laviamo i denti e ricordandoci sempre che non esiste un pianeta B. 

Fonti: 

 Un obiettivo per tutti – Energy Shot | Eni Tv  

https://www.youtube.com/watch?v=6kxIiUhhZfY  

Eni Scuola: Spieghiamo l’energia… dal carbone! – https://www.youtube.com/watch?v=Sc5zG25MOuM   

 CO2 for dummies #5 – Eniday | Eni Video Channel  https://www.youtube.com/watch?v=bwZ7bcz1onE