PERCHÉ È IMPORTANTE LEGGERE LE FAVOLE AI BAMBINI?
Uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics indica che l’esposizione alla lettura durante la fase dello sviluppo del bambino che precede la scuola materna sembra avere un significativo impatto misurabile su come il cervello del piccolo elabora le storie e si pone nei confronti della lettura
Come sosteneva lo scrittore italiano Gianni Rodari “se le fiabe non esistessero bisognerebbe inventarle”. Le favole sono un bene prezioso poiché, secondo i pedagogisti, insegnano ai bambini ad esprimere i propri sentimenti, ad affrontare le difficoltà e ad accettare le imperfezioni. I racconti per bambini sono anche un ottimo strumento per insegnare ai più piccoli valori etici e morali importanti, contribuendo alla loro maturazione emotiva.
La rivista americana Pediatrics ha pubblicato uno studio del Centro Medico dell’Ospedale pediatrico di Cincinnati (USA), che ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale per studiare l’attività cerebrale nei bambini, dai 3 ai 5 anni, mentre ascoltavano favole adatte alla loro età. I ricercatori hanno rilevato differenze nell’attivazione cerebrale in base a quanto i bambini fossero abituati alla lettura in casa.
I bambini esposti a una lettura più intensa a casa hanno mostrato un’attivazione maggiore delle aree cerebrali in una regione dell’emisfero sinistro, chiamata corteccia dell’associazione parietale-temporale-occipitale. “Questa zona del cervello è una regione spartiacque, basata sull’integrazione multisensoriale, l’integrazione del suono e la stimolazione visiva – ha affermato il Dr. John S. Hutton, ricercatore clinico presso il Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, nonché principale autore dello studio – L’esposizione alla lettura durante la fase dello sviluppo del bambino che precede la scuola materna sembra avere un significativo impatto misurabile su come il cervello del piccolo elabora le storie e si pone nei confronti della lettura”.
Il Dott. Hutton sostiene anche che i libri stimolano la creatività in un modo in cui i cartoni animati non potranno mai fare, infatti, pur non vedendo le immagini i bambini riescono a fantasticare nella loro mente su quello che succede nel racconto. Al contrario con i cartoni animati il bambino non si sforza a immaginare la storia, pertanto, la parte del cervello legata alla visualizzazione e all’associazione visiva non viene stimolata.
Un ruolo importante nello sviluppo cognitivo dei più piccoli lo svolgono, in particolare, le favole della buonanotte.
Mentre leggiamo racconti ricchi di avventure, ambientati in luoghi fantastici ai bambini, non possiamo non notare come questo li stimoli a sviluppare il proprio immaginario. L’ascolto di storie ricche di dettagli, in grado di suscitare emozioni e passioni, li porta ad essere estremamente coinvolti e ad ascoltare con attenzione ciascuna parola. La lettura aiuta, quindi, a sviluppare la curiosità, l’immaginazione e la creatività del bambino.
Le favole della buonanotte, inoltre, sono un ottimo modo per incoraggiare lo sviluppo del linguaggio e delle capacità di memoria nei bambini: leggere ad alta voce promuove l’apprendimento e contribuisce ad arricchire il vocabolario, oltre a migliorare la capacità di comunicare. Sulla base di numerose evidenze scientifiche i bambini abituati alle favole hanno generalmente proprietà linguistiche più elevate.
Inoltre, le favole della buonanotte contribuiscono anche allo sviluppo delle capacità emotive, in quanto incoraggiano l’immedesimazione nei personaggi delle storie. Questa immedesimazione è molto importante perché, da piccoli, non c’è una differenza netta tra immaginazione e realtà. Il personaggio con cui il bambino si identifica e che alla fine vince le sue paure, lo rassicura e lo aiuta a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni.
Fonti: