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LA 37ª GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ: UN APPELLO ALLA COMUNITÀ, ALLA PACE E AL FUTURO

La 37ª Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) si è appena conclusa a Lisbona, lasciando sicuramente un segno profondo nei cuori dei partecipanti ma anche uno spunto di riflessione globale su pace, giustizia e sostenibilità.

L’evento, che ha visto la partecipazione di un milione e mezzo di giovani da tutto il mondo, oltrechè rappresentare una celebrazione della fede cattolica, è stato un’occasione di incontro di culture, etnie e credenze diverse, che ha evidenziato la capacità della gioventù di superare divisioni e pregiudizi al di là della fede.

Papa Francesco, che ha toccato temi profondi e attuali, dalla crisi climatica alla guerra in Ucraina, dai pericoli dell’ideologia all’importanza della “buona politica”, ha parlato alla gioventù, ma ha anche parlato all’Europa e al mondo intero. I giovani, diversi e uguali, di altre fedi, della stessa o di nessuna, hanno risposto insieme regalandoci la speranza di un nuovo futuro possibile.

Amministratori del Bello e Rifiuto della Paura

La GMG di quest’anno ha affrontato il tema del coraggio e della speranza. I giovani sono stati chiamati a essere “amministratori del bello” in un mondo che spesso sembra dominato dalla paura, uno sprono contro l’inerzia e la rassegnazione, liberi dal peso delle paure dei “grandi” ma sostenuti a trovare le loro strade.

Pellegrini di Pace in un Mondo di Guerra

In un mondo segnato da conflitti e divisioni, la GMG è diventata una metafora del pellegrinaggio verso la pace. La via crucis, con le sue riflessioni sulle “cadute” della gioventù, come ansia, depressione, e bullismo, non è stata una meditazione sulla sconfitta, ma sulla resilienza. Non sono le cadute che contano, ma come ci si rialza.

Sfide Ambientali: Un Appello alla Responsabilità

L’attenzione alla sostenibilità è stata un altro aspetto cruciale dell’evento. Con l’iniziativa di piantumare alberi e limitare l’uso della plastica, la GMG ha lanciato un messaggio chiaro sulla necessità di armonia con l’ambiente. Un’altra occasione per lanciare un appello urgente ad agire ora per le future generazioni.

Conclusioni: Una Bussola per il Futuro

Lisbona è stata definita “la capitale del mondo” e “la capitale del futuro”. La GMG potrebbe essere erroneamente derubricata ad un momento di esclusivo interesse del mondo cattolico. Diversamente, invece, è stata la dimostrazione definitiva che i giovani hanno un’idea di futuro. Infatti hanno portato a Lisbona i temi centrali di quella che sarà la loro marcia verso il domani. Una nuova scala di valori dove etica, sostenibilità, rispetto, integrazione, diritti ed equità sono elementi granitici che non si possono mettere più in discussione. Quello che ci dice Lisbona è che è finito il tempo dei giovani perduti, incapaci di prendersi il mondo e di definire il proprio futuro, ma che sono pronti, anche con i loro eccessi, con le loro paure e gli errori naturali che commetteranno a disegnare un mondo più verde, più bello e più equo.