L’attività all’aperto è il contraltare della vita al chiuso con gli schermi digitali
L’occhio lavora come una macchina fotografica, raccogliendo i segnali luminosi e convertendoli in impulsi elettrici codificabili per il cervello. Attraverso la guida condivisa da MIDO osserviamo come le performance visive calano con il progredire dell’età e in seguito al contributo di eventuali patologie oculari.
Il 30% delle persone utilizza i dispositivi digitali per circa 6 ore al giorno, il 14% per circa 10 ore. In futuro saremo tutti sempre più digitalized-addicted.
Il lavoro dell’uomo si è profondamente trasformato ed è passato dalla schiena all’occhio, per l’apparato visivo gli impegni sono aumentati in maniera esponenziale. I nostri occhi non riposano più a causa dell’illuminazione artificiale che ha ormai annullato la notte e non ha posto limiti agli impegni visivi. Gli occhi vanno protetti da agenti fisici e da fonti luminose intense.
Infatti, l’occhio umano è programmato per la visione da lontano, cioè per lo sguardo oltre i tre metri, che garantisce una messa a fuoco spontanea, mentre la visione da vicino richiede un processo attivo di accomodazione, con dispendio di energia e facile affaticamento.
I ragazzi, a partire dalla scuola materna fino all’Università, passano la maggior parte del loro tempo davanti agli schermi luminosi e questo può comportare conseguenze a lungo termine. La miopia è una di queste e, non caso, è in forte crescita tra le nuove generazioni.
La Dottoressa Noha Ekdawi, oftalmologa pediatrica, ha affermato in un articolo pubblicato dall’American Academy of Ophthalmology, come il 40% dei bambini, dai 6 ai 19 anni, sia affetto da questo difetto visivo. Senza un contenimento dell’incidenza, i dati potrebbero diventare allarmanti: potremmo rischiare entro il 2050 che il 50% della popolazione mondiale sarà affetta da miopia. Sebbene lo sviluppo del difetto visivo sia dovuto a fattori genetici, il forte aumento registrato suggerisce che uno dei motivi di questo aumento sia causato dal trascorrere molto tempo davanti a uno schermo dove il campo visivo è ridotto a pochi metri quadrati.
“Nell’età scolare vengono svolte molteplici attività digitali, c’è un incremento dell’attività di studio e di lavoro che implica un affaticamento degli occhi – ha spiegato il Dottor Francesco Loperfido, Responsabile del Servizio di Oftalmologia generale presso l’Ospedale San Raffaele di Milano in un video fornito da MIDO per Time4child in occasione dell’evento Feed The Future del 2021 – È importante una valida correzione visiva, perché un miope in crescita che è sotto corretto, tenderà ad avere una postura estremamente ravvicinata al testo, e questo atteggiamento lo porterà a un ritardo di apprendimento. Tutti i devices contengono una frequenza di luce blu-viola, la quale determina un danno non immediato a livello oculare ma può comportare, nel tempo, una maculopatia”.
La luce blu emessa dagli schermi potrebbe danneggiare l’occhio umano a livello di cornea, congiuntiva, cristallino e retina. Sono in corso molti studi sull’argomento, ma in definitiva non bisogna mai dimenticare che il mondo nel quale viviamo e il modo con il quale usiamo i nostri occhi non sono naturali. La luce blu è presente nella nostra vita quotidiana: la si ritrova nelle lampade a LED, in alcuni smartphone, tablet e PC.
L’attuale contesto storico caratterizzato dall’emergenza COVID-19 ha portato a un incremento esponenziale dello smartworking e dello studio via web, con conseguente aumento dell’esposizione alla luce blu.
La vita moderna, tuttavia, richiede una piena quantità e qualità della vista. Quindi, cosa bisogna fare per proteggere i nostri occhi?
La protezione con gli occhiali è importante per abbattere questa frequenza di luce molto fastidiosa. L’utilizzo di occhiali muniti di filtri appositi per la luce blu, che dovrebbero svolgere un’azione riposante per gli occhi soprattutto quando si guarda la tv, o si utilizzano altri apparecchi tecnologici, è fondamentale.
Durante il lavoro e la lettura è consigliato fare delle pause frequenti guardando fuori dalla finestra per riposare gli occhi.
Una soluzione naturale ed efficace per rallentare la comparsa della miopia resta quella del trascorrere molto tempo all’esterno, poiché la luce solare aiuta i nostri occhi ad aumentare il loro livello di dopamina e inoltre, trascorrere del tempo all’aria aperta permette di allargare il campo visivo e apportare innumerevoli benefici.
Il nostro dovere come persone, è di essere coscienti della fatica e dei limiti dei nostri organi, al fine di averne cura e farli durare a lungo.
FONTI:
https://www.aao.org/eye-health/news/prevent-childhood-myopia-sunshine-outdoors