Riformare le carceri: la lezione dei Paesi Bassi
Le carceri del Regno Unito sono a un punto critico: sovraffollate, con oltre 87.000 detenuti, e con previsioni che indicano un aumento del 25% della popolazione carceraria nei prossimi anni. Tuttavia, esiste un’alternativa a questa crisi, come dimostra l’esperienza olandese, dove la popolazione carceraria è stata ridotta del 44% in un decennio.
Recentemente, James Timpson, amministratore delegato dell’omonimo gruppo e noto sostenitore della riforma carceraria, è stato nominato Ministro per le carceri, la libertà condizionale e la libertà vigilata nel Regno Unito. Con una solida esperienza nella riabilitazione dei detenuti, ha anche collaborato con il Prison Reform Trust.
Nella sua nuova funzione, Timpson ha evidenziato che solo un terzo delle persone attualmente in prigione ha realmente bisogno di esserci. Molti di questi individui trarrebbero beneficio da un supporto specifico per la salute mentale, mentre il sistema carcerario per le donne presenta criticità significative.
Un punto di riferimento importante è rappresentato dall’esperienza olandese, dove la popolazione carceraria è stata ridotta del 44% tra il 2005 e il 2015. Questo calo è stato in gran parte attribuito a una diminuzione dei reati gravi, ma ha anche visto un incremento delle condanne più brevi, insieme a soluzioni alternative al carcere e un miglior supporto per la salute mentale. Nei Paesi Bassi, c’è una generale accettazione dell’idea che una pena detentiva possa essere più dannosa che utile, evidenziando l’esigenza di alternative praticabili.
A differenza della situazione olandese, nel Regno Unito si osserva una tendenza al cosiddetto “populismo penale”, dove le politiche punitive vengono preferite a misure basate sull’evidenza e sull’efficacia. Le condanne severe sono frequentemente viste come la soluzione al crimine e al disordine sociale, nonostante l’evidenza dimostri che approcci più umani e riformisti possano portare a una reale diminuzione della criminalità.
I commenti di Timpson segnano una rottura con il passato, contraddistinto da politiche come quelle dell’ex Segretario alla Giustizia Dominic Raab, che sosteneva la costruzione di nuove carceri per affrontare il sovraffollamento. Grazie alla sua esperienza, che ha migliorato la vita di oltre 1.500 detenuti attraverso il lavoro, il nuovo Ministro potrebbe ora contribuire a un cambiamento significativo a livello nazionale.
I Paesi Bassi dimostrano che esistono alternative praticabili alla pena detentiva tradizionale, evidenziando l’importanza di approcci riformisti e umanitari. Con la nomina di James Timpson, il Regno Unito ha l’opportunità di esplorare nuove strategie che potrebbero ridurre la popolazione carceraria e migliorare le condizioni per i detenuti. La sfida sarà enorme, ma con la sua visione riformatrice e l’attenzione ai modelli di successo all’estero, Timpson potrebbe davvero trasformare il sistema carcerario britannico.