Fai la differenza! Destina il 5×1000 a Time4child

È gratis per te. Ma è un dono per famiglie e ragazzi che si stanno facendo strada nella vita.

Il 5×1000, perciò, non si dona. Si destina.  A te non costa nulla in più. Ma può fare la differenza nella società.

Perché indicare Time4child per il tuo 5×1000?

Per dare strumenti alle nuove generazioni con i quali capire, studiare, proteggersi.

  • Per disinnescare la minaccia del bullismo, far parlare le vittime, sanare le radici della violenza
  • Per allentare la tremenda morsa della violenza di genere, educare ad un atteggiamento e una percezione di totale parità e armonia tra tutti i generi
  • Per costruire un internet più sicuro per le nuove generazioni
  • Per prevenire le dipendenze da alcool, stupefacenti e gioco d’azzardo patologico
  • Per mettere in contatto i giovani con i percorsi di ricerca, lavoro, studio e gli stili di vita migliori per loro

Non è facile scegliere la propria strada in una società complessa. Time4child nasce per aiutare giovani e famiglie a trovarla.

Aiutaci anche tu a trasformare la complessità in un’occasione

Prevenis

Time4child non ha paura di mettersi alla prova, scendendo in campo per portare un aiuto concreto laddove c’è bisogno.

È con questo spirito che la cooperativa ha deciso di partecipare ai bandi di Opportunità e inclusione promossi dalla Regione Lombardia. 

Una scelta che si è rivelata positiva: Time4child ha infatti vinto i bandi “Prevenis” e “Reduco”, relativi alla messa a sistema del modello di intervento regionale a favore di giovani e adulti a grave rischio di marginalità.

Due bandi separati che però lavorano insieme: essere al fianco dei soggetti vulnerabili per aiutarli in un percorso di uscita e recupero da modelli di vita non funzionali.

Abuso di alcool, di sostanze, ma anche la dipendenza da tecnologie sono tra le principali cause che portano a sviluppare comportamenti pericolosi e dannosi, per sé stessi e gli altri.

In particolare, nella Regione Lombardia, soprattutto nelle zone di Milano e limitrofi, sono sempre di più i giovani vittime di comportamenti estremi e devianti

Nel 2018, il 43% dei 15enni italiani e il 37% delle 15enni ha fatto binge drinking, e l’1,9% di giovani tra i 15 e i 34 anni ha fatto uso di cocaina. Emerge anche una non più trascurabile dipendenza dal gioco virtuale: oltre 65.000 persone, cioè 0,3 su mille assistiti, potrebbero giocare in modo problematico ed esporsi quindi al rischio di sviluppare forme patologiche legate al gioco.

In particolare, secondo la ricerca CNR del 2018 sull’area del Milanese realizzata per la rete civica Milano No slot coordinata dal Comune e condotta su 3.500 studenti, risulterebbe che i giovani e minori a rischio dipendenza o già dipendenti siano circa il 9,8%.

Siamo ben oltre l’avvisaglia di campanelli d’allarme, e nel pieno di una vera e propria emergenza.

Time4child è onorata di annunciare che, grazie alla vincita dei due bandi, potrà portare il suo contributo in maniera pragmatica e concreta. Sarà infatti nostro impegno gestire le attività di sensibilizzazione e informazione nell’ambito di unità di strada e di centri di ascolto con eventuali accompagnamenti ai servizi sociosanitari.

Svolgeremo inoltre, di concerto con la ASST Fatebenefratelli Sacco, attività di ascolto e supporto durante gli interventi sanitari, nelle unità mobili ecc.

Attraverso spot di informazione mirata, come infopoint allestiti nei luoghi del divertimento e della formazione, la nostra cooperativa offrirà un luogo sicuro dove ascoltare le richieste di aiuto e offrire percorsi risolutivi, stabilendo insieme a degli esperti il livello e profilo del bisogno e indirizzando verso i servizi più appropriati per le necessità specifiche.

Eco – mobility. L’Italia post Covid avrà mai un traffico green? La risposta del servizio di car sharing

Car2Go, ora Sharenow, ha risposto alle nostre domande sulla mobilità “green”, sulle prospettive del nostro Paese e come la pandemia del Covid-19 ha impattato il settore 

Quale è il bilancio alla fine del 2020, inclusa l’emergenza Covid-19, della share mobility in Italia? 

La pandemia e le conseguenti restrizioni alla vita pubblica hanno comportato una battuta d’arresto al settore della sharing mobility. In particolare, il carsharing ha registrato un calo dei numeri che ha toccato anche il -90% durante il primo lockdown. A spaventare molto i consumatori infatti è stato proprio il principio alla base del servizio: la condivsione. Il timore del contagio nell’utilizzo di un veicolo in comune, nonostante le misure che abbiamo adottato in merito alla sanificazione dei veicoli sia stata eccellente sin dal principio ha infatti portato gli utenti a non scegliere il servizio. Successivamente però, contrariamente a quanto ci aspettavamo, con l’allentare delle restrizioni verso maggio, gli utenti della sharing mobility hanno invertito la tendenza, confermando come questi servizi fossero la giusta risposta per evitare il ritorno ad un uso massivo dell’auto privata in un momento in cui il trasporto pubblico era contingento. Il carsharing infatti si è dimostrato essere la soluzione perfetta per muoversi non solo all’insegna della flessibilità, ma anche della sicurezza e dell’accessibilità economica. In SHARE NOW, dunque, nonostante le restrizioni, possiamo guardare indietro ad un buon 2020, in cui abbiamo registrato un totale di 410.000 nuove iscrizioni e 18 milioni di noleggi a livello globale. Abbiamo anche notato una tendenza verso noleggi più lunghi nel 2020. Ciò è dovuto alla nostra offerta completa di car sharing a lungo termine, in cui i nostri veicoli possono essere noleggiati per un massimo di 30 giorni. 

Car Sharing e ambiente: un legame sempre più forte o ancora da cementare? 

Gli effetti della pandemia da Covid-19 hanno dimostrato in modo impressionante quanto velocemente il nostro ambiente naturale possa riprendersi dall’inquinamento e quanto valga la pena vivere in una città con volumi di traffico inferiori. Le emissioni globali causate dal traffico stradale sono addirittura diminuite del 36%. Queste cifre indicano chiaramente il grande potenziale che abbiamo a disposizione per alleviare la situazione ambientale. Pertanto, i concetti di traffico delle città dovrebbero concentrarsi costantemente su soluzioni di mobilità sostenibile e non devono essere limitati a misure a breve termine. Dovrebbe piuttosto esserci un approccio olistico che supporti tutte le forme di mobilità sostenibile, come il trasporto pubblico, il car sharing o il ride-hailing. A medio termine, ciò migliorerà ed eleverà la mobilità elettrica a forma di trasporto primaria, rispettosa del clima e per la quale il car sharing a flusso libero che incorpora veicoli elettrici è stato un importante motore trainante. Il 25% della flotta di SHARE NOW è elettrica e sono stati percorsi oltre 166 milioni di chilometri a bordo di vetture elettriche. 

Scegliere il car sharing comporta tangibili benefici dal punto di vista ambientale? Quali? 

Assolutamente, il car sharing gioca un ruolo decisivo nella svolta della mobilità elettrica. Ricordiamoci infatti che ogni veicolo SHARE NOW sostituisce fino a sei auto private e, allo stesso tempo, viene utilizzato fino a sei volte più frequentemente. Inoltre, SHARE NOW con 4 città con flotte 100% elettriche e 5 città con flotte parzialmente elettriche, è il più grande fornitore in Europa di veicoli elettrici in condivisione free-floating. Per noi, infatti, il futuro del carsharing è elettrico e la mobilità elettrica riveste un ruolo di importanza strategica cruciale per la nostra attività. Il funzionamento di una flotta di car sharing esclusivamente elettrico facilita il primo contatto della maggior parte delle persone con i veicoli elettrici e dimostra l’idoneità della mobilità elettrica per l’uso quotidiano. 

Racconta una storia, semina il futuro

Diventa ambasciatore digitale di Time4child

La più grande eredità è quella che si lascia nelle persone.

Un’idea, una consapevolezza, una nuova abitudine che cambia lo stile di vita o porta a scoprire un corso di studio e di lavoro mai immaginato prima. 

Infanzia e adolescenza sono pieni di incontri casuali che cambiano il corso della crescita.  

Aiutiamo studenti e studentesse a raccoglierne quante più possibili! 

Time4Child è una cooperativa sociale il cui scopo è mettere in contatto le nuove generazioni con le informazioni e le testimonianze che possono fare la differenza nella loro strada.  

Sei uno sportivo che aiuta i ragazzi vittime di violenze? Una mamma che insegna yoga durante la gravidanza? Sei una scienziata che studia le piante nello spazio? Sei la ragazza che è guarita da una dipendenza e sa trovare le parole giuste per aiutare altre e altri a non vivere la stessa esperienza?  

La tua storia è preziosa. La tua storia è un dono che può cambiare il futuro. 

Raccontacela. 

Sei un Instagrammer, TikToker, Youtuber, blogger, giornalista, personaggio dello spettacolo che può aiutarci ad aprire nuove finestre sul mondo e diffondere racconti che fanno crescere?  

Diventa ambasciatore digitale di Time4Child 

Scrivici a info@time4child.com

#UNITICONTRO

I giovani protagonisti della lotta al cyberbullismo  

Martedì 9 febbraio 2021, si è tenuto l’evento digitale “Relazioniamoci con la rete, non facciamoci intrappolare” organizzato da Time4Child per celebrare la festa internazionale del Safer Internet Day.  

Moderato dall’autore televisivo Chicco Sfondrini, hanno attivamente preso parte al dibattito professionisti e giovani personalità che combattono quotidianamente le dinamiche e i disagi scatenati dal bullismo e dal cyber bullismo.  

Sono tantissimi, infatti, gli adolescenti e i giovanissimi che ogni giorno subisco atteggiamenti di scherno ed esclusione tanto nell’ambiente scolastico quanto in quello quotidiano. Il web è diventato, negli ultimi anni, un palcoscenico accessibile a tutti, dove chi commette bullismo trova il suo pubblico preferito. “La rete è importante, ma è altrettanto necessario saperla usare bene e responsabilmente, seguendo e rispettando delle regole precise” così il Professore Luca Bernardo – Presidente comitato scientifico Time4Child, Direttore del dipartimento Materno Infantile Fatebenefratelli Milano e esperto di bullismo- ha introdotto la tematica dell’incontro.

Ha concordato con fervore Andrea Pucci, noto comico e conduttore televisivo, impegnato nella lotta social al fenomeno “Internet è un’evoluzione per l’umanità e deve dare benefici, vantaggi. È inaccettabile che un mezzo così potente possa provocare dei disagi”.

Non solo in rete, ma anche nei momenti di pura normalità, il bullismo colpisce i più “deboli”Samuele, giovanissimo poeta di 12 anni, vittima di bullismo, ha raccontato la sua storia attraverso le sue poesie, espressione di un animo che ha trovato conforto nelle parole in momenti difficili. È proprio nella scuola, infatti, che molto spesso avviene l’emarginazione dal gruppo. Ma è anche lì che si può trovare conforto.

In ogni scuola c’è un referente a cui rivolgersi quando si è soggetti a situazioni difficili, che siano insegnanti o professionisti del settore” ha affermato Marco Busetti– Dirigente Ufficio Scolastico Ambito Territoriale di Milano già Ministro dell’Istruzione- “bisogna essere sinceri con sé stessi e raccontare la verità, senza provare vergogna di ciò che si è, la scuola è uno strumento di mediazione che deve creare unità”.

Le nuove generazioni, oltre all’ambiente scolastico, si confrontano, e scontrano, sui social. Brian Signorini – Instagrammer e TikToker di 17 anni- sfrutta la sua popolarità per sensibilizzare sulle tematiche del bullismo e dell’inclusione sociale. Ha dichiarato: “Un social può essere usato al meglio o al peggio, sta all’utente scegliere come agire, se qualcuno porta contenuti informativi, stimolanti e positivi sono sicuro che possano essere d’aiuto”.

Ha continuato su questa tematica Lisa Di Berardino -Vice-Dirigente Compartimento Polizia di Stato- “la rete è libera e democratica, ma deve avere le stesse regole della realtà, un atto di bullismo messo online diventa virale e può avere conseguenze fortissime. Prima di inviare con in click, bisogna pensare agli effetti che possono avere le parole”.

Chi viene aggredito online subisce gli stessi effetti di chi viene abusato di persona. “Trovare l’autostima in sé stessi è necessario per non farsi attaccare” ha aggiunto Gabrielle Fellus– Presidente I RESPECT, Presidente Associazione Italiana Dilettantistica KMIT- “la prima cosa da fare è capire chi siamo e quali sono gli strumenti a nostra disposizione, se io so chi sono io, nessun commento può farmi del male”.  

L’ascolto dei ragazzi e della loro realtà è, quindi, alla base dei futuri progetti di Time4Child, dove gli adulti collaborano alla costruzione di un futuro positivo per le nuove generazioni, non dicendo loro cosa fare, ma guidandoli per mano e restando al loro fianco.

È possibile rivedere il webinar seguendo il link presente sull’homepage del nostro sito.

Relazioniamoci con la rete, non facciamoci intrappolare!

#UNITICONTRO

Time4child ha chiuso con successo la sua prima manifestazione digitale. Un momento in cui sono emersi, grazie ai diversi ospiti che hanno partecipato, molte domande rispetto al futuro dei nostri ragazzi. La cooperativa però continua a porsi degli interrogativi sulla vita contemporanea dei più piccoli, ragionando anche sul loro presente. Diversi fatti di cronaca evidenziano infatti come il mondo del digitale abbia aperto le porte verso sì grandi opportunità ma anche grandi rischi. Il fenomeno del bullismo della vita reale ha permeato anche quella virtuale, dando vita a fenomeni di cyberbullismo che affollano le pagine di cronaca quotidiana. Contro i tranelli della rete digitale, Time4child propone di creare una rete di solidarietà e supporto: una rete che colleghi giovani, istituzioni, scuole, esperti. Con questo intento martedì 9 febbraio 2021, data che celebra anche la festa internazionale del Safer Internet Day, alle ore 11:00 Time4child ha organizzato un evento digitale dal titolo “Relazioniamoci con la rete, non facciamoci intrappolare!” #Uniticontro.

Durante il webinar, moderato dal noto autore televisivo Chicco Sfondrini, interverranno giovani ed esperti per contribuire alla riflessione su un fenomeno sempre più preoccupante. Insieme al Prof. Luca Bernardo, Presidente del comitato scientifico Time4child e Direttore Dipartimento Materno-Infantile dell’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano – Casa Pediatrica, saranno presenti anche la Dott.ssa Francesca Maisano – psicologa e psicoterapeuta referente del centro nazionale sul disagio adolescenziale dell’ASST Fatebenefratelli Sacco – Casa Pediatrica, e la Dott.ssa Gabrielle Fellus, Presidente di I RESPECT e dell’Associazione Italiana Dilettantistica KMIT e Responsabile progetto Palestra Autostima e Autodifesa: entrambe offriranno consigli e raccomandazioni per dare supporto ai ragazzi vittime di bullismo. E ancora, tra i presenti figureranno Marco Bussetti, Dirigente Ufficio Scolastico Ambito Territoriale di Milano – già Ministro dell’Istruzione, Andrea Pucci, comico e conduttore televisivo impegnato sui social a sensibilizzare sul fenomeno, e Brian Signorini, Instagrammer e Tik Toker di 17 anni che parla ai suoi coetanei proprio di questi temi.

Un momento delicato verrà riservato all’importante testimonianza di Samuele, adolescente di 12 anni vittima di bullismo e cyberbullismo, che leggerà alcune delle sue poesie.
Si confronterà con i ragazzi delle scuole anche Lisa Di Berardino, vicequestore in servizio al compartimento della Polizia Postale e delle comunicazioni di Milano, valore aggiunto per il contrasto al cyberbullismo.  

Sarà possibile partecipare al webinar gratuitamente seguendo il link presente sull’homepage del nostro sito www.time4child.it