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Time4Child: a novembre l’evento digitale dedicato a genitori e bambini, i consigli della Prof.ssa Daniela Lucini

Time4Child è l’evento che si terrà a novembre su piattaforma digitale dedicato a bambini e genitori che coprirà le quattro macroaree che determineranno il futuro: salute, ambiente, food e attività motoria. Sapendo che fare il genitore non è semplice Time4Child si propone come punto di riferimento soprattutto dopo questo lungo periodo di lockdown e di assenza di attività scolastica dei figli che si appropinquano a vivere un’estate diversa per molti aspetti da quelle che conoscevano. Daniela Lucini, professore ordinario al MEDF/01 e direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport ed Esercizio Fisico dell’Università degli Studi di Milano nonché componente del comitato scientifico di Time4Child prima dell’inizio delle vacanze ha voluto segnalare alcuni punti utili per migliorare la qualità di vita dei più piccoli. “Essere stati in casa avrebbe potuto essere un’opportunità per migliorare l’alimentazione per adulti e bambini – ha detto la professoressa – se non è stato fatto durante questo periodo di lockdown può essere fatto da ora. Adesso che i bambini/ragazzi sono ancora in casa e si ha tempo, si possono correggere errori e mantenere sane abitudini anche per il futuro”.

“Quando si parla di alimentazione ci sono due livelli: livello qualitativo e livello quantitativo. Livello qualitativo: andando incontro all’estate – prosegue la prof. Lucini – abbiamo la fortuna di avere tanta frutta buona e appetitosa e quindi la possibilità di sostituire brioche e dolciumi evitando il più possibile zuccheri lavorati e raffinati, analogamente evitare alimenti ricchi in conservanti, coloranti, come salumi, cose in scatola etc. Livello quantitativo: se durante questi mesi si è mangiato di più perché ci si annoiava o perché c’era più cibo preparato dai genitori da adesso bisogna correre ai ripari soprattutto perché nei bambini/ragazzi non è così facile capire l’aumento di peso visto che sicuramente i ragazzi saranno anche cresciuti in altezza”.“Altra cosa fondamentale è cosa i bambini bevono – sottolinea la professoressa – non devono bere bibite e succhi di frutta conservati, i bambini devono bere acqua, spremute e centrifugati di frutta fresca. Va ricordato che i bambini che mangiano una giusta quantità di frutta e verdura durante la giornata non hanno bisogno, in alcun modo, di reintegrare i sali minerali o vitamine. Per quanto riguarda lo stile di vita, è importante ora e sempre che il bambino dorma almeno otto ore a notte e non faccia uso di tecnologia nelle ore serali. Inoltre, sono sempre più allarmanti l dati – segnala la prof. Lucini – negli adolescenti legati al consumo di fumo e alcolici che vanno assolutamente eliminati. È fondamentale – usare il tempo in famiglia bene, tempo qualitativamente utile, parlare e cucinare insieme cose sane per tutti, fare le cose insieme anche, ma non solo, per rinsaldare i legami familiari a volte messi a dura prova dalla convivenza forzata durante il periodo di quarantena”.“Altro consiglio che ci terrei caldamente a dare alle famiglie – prosegue la professoressa – è quello di non aspettare che inizi la scuola perché i ragazzi ricomincino a fare attività fisica, nonostante non siano ancora attive tutte quelle attività extrascolastiche, corsi di nuoto, danza, attività motoria, è comunque fondamentale che, rispettando tutte le norme, i ragazzi riprendano a muoversi.”

“L’obiettivo di questo periodo deve essere duplice, favorire l’attività fisica strutturata e ridurre la sedentarietà. Nelle linee guida che si possono trovare sul sito dell’Università Statale di Milano, è scritto che i bambini e i ragazzi facciano almeno un’ora di esercizio fisico moderato/intenso al giorno, ad esempio correre. Ed in questo senso basterebbe portarli al parco, giocare, camminare o andare in bici. Il problema della sedentarietà dei ragazzi/bambini non è un tema semplice, deve essere un impegno per la famiglia fare in modo che facciano attività fisica costante, soprattutto dopo tre mesi in cui non è stato possibile muoversi e quindi anche le abitudini rispetto al movimento sono cambiate”.“Ridurre la sedentarietà dunque è importante e per farlo basta poco – conclude la prof. Lucini – suggerisco ai genitori, ad esempio, di insegnare al bambino/ragazzo ad andare a piedi salendo le scale e se si deve andare a trovare la nonna che abita ad un chilometro, consiglio di fare una piccola passeggiata invece di prendere la macchina. Queste attività, che fanno bene anche all’adulto, si possono fare in un’ottica educativa verso il proprio figlio, oltre che in una sana di condivisione di attività salutari e positive. Anche bambini e ragazzi possono essere d’aiuto a genitori e nonni: essere da stimolo ad uscire di casa in modo sicuro e fare attività fisica insieme Poi qualora fosse possibile consiglio ai genitori di trovare campi estivi e opportunità sul territorio affinché i propri figli non restino ancora in casa”. “Insomma, l’obiettivo dovrebbe essere almeno un’ora al giorno in cui bambini possano sudare e correre all’aria aperta. Per i più grandi si può anche immaginare, qualora ci fossero in casa, di fare cyclette o tapis roulant sotto la sorveglianza del genitore”, conclude. Queste sono delle piccole cose che realmente possono fare la differenza!”